Da sempre, le Associazioni rappresentanti la distribuzione e la riparazione indipendente si sono fatte carico della necessità di garantire agli operatori del settore il libero accesso alle informazioni tecniche attraverso la porta OBD, come sancito recentemente dai regolamenti comunitari in materia.

Purtroppo, sempre più spesso, si verificano tentativi da parte delle case automobilistiche di ostacolare tale pratica. E’ il caso di un importante costruttore di veicoli che, recentemente, ha introdotto su alcuni nuovi modelli della propria gamma un meccanismo di accesso alla porta OBD limitato e controllato, possibile solo mediante l’utilizzo dello strumento di diagnostica proprio del costruttore dietro rilascio di un codice individuale .

E’ evidente come una simile condotta significhi l’esclusione di ogni strumento multimarca e una chiara compressione della concorrenza: se un simile comportamento venisse adottato anche da altri costruttori, ciò condurrebbe le officine indipendenti ad affrontare ingenti costi per dotarsi di una serie di apparecchiature ufficiali specifiche per fare un lavoro che potrebbe essere fatto con un solo strumento multimarca.

In altri termini, quanto riassunto rappresenta una palese violazione delle disposizioni in materia di libero accesso alle informazioni tecniche. Per tale ragione, ADIRA ha deciso di condividere e sottoscrivere in prima persona l’iniziativa promossa da EGEA (European Garage Equipment Association), della quale AICA (Associazione Italiana Costruttori di Attrezzature) fa parte, con il chiaro fine di denunciare la violazione riscontrata e porre in essere tutto il necessario per eliminare gli effetti illegittimi di tali comportamento.

Si è così agito tanto a livello comunitario, attraverso un diretto interpello della Commissione Europea, quanto a livello nazionale, mediante una precisa informativa rivolta alla Direzione generale della Motorizzazione nonché agli altri soggetti istituzionali interessati. Nonostante le case automobilistiche non abbiano ancora assunto una posizione ufficiale, sono comunque intercorsi colloqui informali che fanno sperare che venga posto rimedio agli attuali problemi di accesso alla porta OBD.

2018-12-07T14:46:44+00:00 06/12/2018|